Artemisia campestris

Dragoncello, assenzio, abrotano e genepì sono tutte piante del genere Artemisia, che riunisce circa 400 specie. Molte furono usate sin dall’antichità come piante medicinali e alimentari. Lungo il sentiero di Gandria cresce l’artemisia campestre.

Chrysopogon gryllus

Come i grilli da cui prende il nome, la trebbia maggiore ama i prati secchi. È infatti originaria dalle steppe della fascia arida della Siberia meridionale, e dalle nostre parti è specie caratteristica dei prati secchi insubrici.

Cytisus nigricans

Il citiso scuro è una delle numerose piante comunemente chiamate ginestre. Possiede la caratteristica peculiare di annerire quando viene seccata, in particolare durante la preparazione dei campioni d’erbario. Verosimilmente, investigando un individuo divenuto nero, a Linneo venne l’idea di chiamarlo così, il citiso annerente.

“Le piante sono brutte bestie”

Una domenica pomeriggio al Giardino degli odori con un breve corso di erboristeria a cura di Emanuela Fiorito e con la presentazione dell’ultimo libro di Renato Bruni, professore di botanica all’Università di Parma.