Ci sono piante la cui presenza ci racconta qualcosa, a volte di sorprendente, sul territorio che abitano. È il caso della Bouganvillea x spectroglabra al Lido San Domenico. Pianta che ama il caldo, la Bouganvillea cresce indisturbata lungo il Sentiero di Gandria, perché lì malgrado i freddi inverni la temperatura scende raramente sotto gli 0°C.
Percorriamo il Sentiero di Gandria per scoprire le piante autoctone rare. Eppure tutte le nostre escursioni sono accompagnate da una pianta esotica inselvatichita: la Mirabilis jalapa L.
Camminando lungo il Sentiero di Gandria in questi giorni, ti potrebbe capitare di sentir odor di funghi. Nulla di sorprendente, se non fosse che a emanarlo non è un fungo ma una piccola piantina.
Sembrerebbe più adatto a descrivere una sindrome psicologica, invece è il nome di una pianta, è l’Heteropogon contortus (L.) Roem. & Schult., fa parte di quella famiglia che chiamiamo semplicemente erba.
È tra le piante della seconda fioritura stagionale, ha un aspetto comune, ma è molto rara e c’è sul Sentiero di Gandria.
Di lei conosciamo soprattutto i frutti uncinati che restano attaccati agli asciugamani dopo una giornata al mare. Ma non ne ricordiamo la pianta, forse perché è piccola, anzi, minima.
Quando l’Acanthus mollis L. scappa dal giardino, non passa di certo inosservato. Con i suoi lunghi fusti fioriferi e le sue grandi foglie eleganti, sulle scarpate e ai bordi delle strade sembra a un principe che si dà alla vita semplice.
Presso gli antichi Romani era una pianta comune come lo è oggi per noi l’ortica. Di lei conosciamo il rametto usato per aromatizzare la grappa. Ma la sua storia è ben più lunga e affascinante.
Sta fiorendo un’altra rarità del Sentiero di Gandria.
In queste settimane, camminando lungo il Sentiero di Gandria, si respira miele. Il profumo è dato dalla fioritura del Fraxinus ornus, detto frassino da manna.