Diario del frutteto: i fichi

Percorrendo il territorio di inizio autunno, non possiamo rimanere indifferenti al dolce profumo dei fichi maturi e al ronzio di api e insetti che lo accompagnano, desiderosi di vincerci sul tempo nella conquista dei frutti. Dobbiamo essere cauti nel raccogliere i nostri beniamini cercando di farci strada tra il mondo alato venuto a far riserva di zuccheri per l’inverno. Ci muoviamo di albero in albero, un po’ come fanno i nostri amici, restando meravigliati dalla diversità di frutti che ci offre il territorio.

Trachycarpus fortunei

Nell’immaginario svizzero il Ticino è terra di sole e di vacanze, l’inizio del meridione per chiunque provenga da oltralpe, in fuga dal freddo e dalla pioggia. La palma di Fortune è l’assoluto simbolo di questa rappresentazione, è talmente iconica che a nord la chiamano palma ticinese, quando in verità è cinese.

Morus alba

Chi non conosce il gelso, l’albero della seta, la cui sagoma capitozzata e i rami a ventaglio contraddistinguevano le campagne ticinesi. Nell’ottocento i contadini non potevano farne a meno, era più importante del melo e del noce, superato per rilevanza soltanto dal castagno. Oggi i gelsi sono spariti dai poderi di una volta, ma dopo oltre un secolo di coltivazione intensa sopravvive inselvatichito qua e là. Libero dalla potatura a capitozzo e quasi irriconoscibile, cresce lungo Sentiero di Gandria.

Quei frutti arancioni appesi ai rami coperti di neve

Quando arriva l’inverno e la maggior parte delle piante esce di scena, inizia la stagione dei cachi. Impossibile restare indifferenti di fronte alla loro bellezza, con quei frutti arancioni appesi ai rami coperti di neve.

Diario dei frutteti: il noce

Da quando è iniziata la mappatura degli alberi da frutto sul territorio di Lugano, sono stati diversi gli incontri con alberi di noci dalle caratteristiche singolari. Ci hanno segnalato, ad esempio, alberi dai frutti particolarmente grandi e dalla forma curiosa. Luigi, innestatore di Sonvico nato nel 1934, si ricorda di una pianta cresciuta all’imbocco del sentiero che scende al mulino: un albero ancora esistente che produce frutti enormi! Anche a Brè ci hanno segnalato alberi di noce speciali che producono frutti di dimensioni notevoli.

Diario dei frutteti: gli orti-frutteti di Logh

A Sonvico la ricerca di alberi da frutto nella zona di Lógh, caratterizzata da una recente edificazione, è stata fonte di una singolare scoperta. Sparsi qua e là tra villette isolate e case in costruzione sono presenti, oltre che peri, prugni, cachi, gelsi e qualche filare di vigna, diversi vecchi meli carichi di frutti dai colori, dai profumi e dai sapori particolari. Tra di essi: una rarità…