Il semprevivo maggiore (Sempervivum tectorum L.) è una delle poche specie succulenti della Svizzera. Come i cactus, immagazzina l’acqua nei propri tessuti riuscendo così a sopravvivere a lunghi periodi di siccità. Usata sin dall’Antichità come pianta ornamentale, medicinale e magica, cura dalle affezioni cutanee e congiuntivali e, secondo le leggende, protegge dai fulmini i tetti sui quali cresce.
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Attenzione caduta cactus
Vera e proprio icona del Sentiero di Gandria, il fico d’India di Engelmann (Opuntia engelmannii Salm-Dyck), illustra esemplarmente le condizioni ambientali estreme, quasi desertiche, che regnano in alcuni tratti del percorso. Introdotta parecchi decenni fa, questa specie di origine nord americana colonizza ormai una fetta importante del Sasso di Gandria.
Tamus communis
L’erba amata dagli ecologi
Agli occhi di un passeggiatore qualsiasi non è che un’erba come tante altre, eppure è una delle piante più rare del Sentiero di Gandria.
Mespilus germanica
Hippocrepis emerus
L’erba dei vanitosi
Chamaerops humilis
Delle 2600 specie di palme diffuse in tutto il mondo, solo due sono europee, una di esse è la Chamaerops humilis, detta anche palma nana o palma di San Pietro. Tipico elemento della macchia mediterranea, è coltivata lungo il Sentiero di Gandria.