Ruscus aculeatus

Pungitopo o agrifoglio? Nel linguaggio corrente è una confusione frequente, un po’ come prender l’abete per pino. A dire il vero la risposta è facile: pungitopo. Lo si infilava in buchi e fessure di dispense e cantine poiché i suoi rami allargati, coriacei e spinosi impedivano ai topi di penetrarvi.

Rhamnus saxatilis

Arbusto spinoso di piccole dimensioni, il ranno spinello (Rhamnus saxatilis Jacq.) è assai raro dalle nostre parti. Siccome ama vivere fra le rocce calcaree dell’area mediterranea – il suo nome lo dimostra – trova, nelle rupi del Sentiero di Gandria, un habitat perfetto.

L’erba amata dagli ecologi

Agli occhi di un passeggiatore qualsiasi non è che un’erba come tante altre, eppure è una delle piante più rare del Sentiero di Gandria.

Asperula purpurea

Bisogna guardarla due volte per accorgersi della sua bellezza. Se da lontano si notano solo i verdi ciuffetti dall’aria tenue e delicata, è osservata da vicino che rivela tutta la sua grazia, fatta di un merletto di foglie sottilissime, intercalate da una pioggia di stelline purpuree a quattro punte.

L’erba dei vanitosi

La si nota per il bellissimo colore delle corolle che da porpora sfuma nell’azzurro-violaceo. Ma è per il pigmento rosso estratto dalle radici che, fin dall’antichità, la Buglossoides purpurocaerulea era nota e apprezzata per l’uso cosmetico.

La nuova gestione del Sentiero di Gandria

In questi giorni avranno inizio i primi lavori della nuova gestione del Sentiero di Gandria, studiata per salvaguardare le specie rare vegetali e animali che crescono sul sentiero e che ne fanno un luogo di valore naturalistico inestimabile.

L’ombelico di Venere

Tra le fessure del muro che costeggia la strada, in via Cortivo a Castagnola, si trova una vera e propria rarità: l’Umbilicus rupestris (Salisb.) Dandy, detto ombelico di Venere.