Il polipodio sottile

A prima vista lo si confonde con il polipodio comune o felce dolce (Polypodium vulgare L.), specie a cui assomiglia molto e che è assai diffusa sul nostro territorio. Il Polypodium interjectum Shivas tuttavia è una felce molto più rara e, in tempi recenti, è stata segnalata in Ticino solo al Sasso di Gandria e nel basso Malcantone.

Vive di nulla, ma per sempre

Il semprevivo maggiore (Sempervivum tectorum L.) è una delle poche specie succulenti della Svizzera. Come i cactus, immagazzina l’acqua nei propri tessuti riuscendo così a sopravvivere a lunghi periodi di siccità. Usata sin dall’Antichità come pianta ornamentale, medicinale e magica, cura dalle affezioni cutanee e congiuntivali e, secondo le leggende, protegge dai fulmini i tetti sui quali cresce.

Attenzione caduta cactus

Vera e proprio icona del Sentiero di Gandria, il fico d’India di Engelmann (Opuntia engelmannii Salm-Dyck), illustra esemplarmente le condizioni ambientali estreme, quasi desertiche, che regnano in alcuni tratti del percorso. Introdotta parecchi decenni fa, questa specie di origine nord americana colonizza ormai una fetta importante del Sasso di Gandria.

Tamus communis

Quando d’autunno i fusti rampicanti del tamaro sono ormai rinsecchiti, rimangono solo delle inconfondibili ghirlande di bacche rosse, quasi fossero prodotte dagli arbusti sui quali si arrampica.

L’erba amata dagli ecologi

Agli occhi di un passeggiatore qualsiasi non è che un’erba come tante altre, eppure è una delle piante più rare del Sentiero di Gandria.

Hippocrepis emerus

Arbusto frequente dei boschi radi e dei cespuglieti su terreno secco, l’Hippocrepis emerus Lassen prospera particolarmente bene al Sentiero di Gandria, dove a primavera fiorisce abbondantemente.

L’erba dei vanitosi

La si nota per il bellissimo colore delle corolle che da porpora sfuma nell’azzurro-violaceo. Ma è per il pigmento rosso estratto dalle radici che, fin dall’antichità, la Buglossoides purpurocaerulea era nota e apprezzata per l’uso cosmetico.

Prunus mahaleb

Nella cucina orientale è una pregiata spezia dall’aroma delicato, in frutticultura è usato come portainnesto per conferire resistenza e vigore al ciliegio, nel bosco attorno al Sentiero di Gandria testimonia, ancora un volta, la straordinaria ricchezza della flora legnosa del sito naturalistico.

Chamaerops humilis

Delle 2600 specie di palme diffuse in tutto il mondo, solo due sono europee, una di esse è la Chamaerops humilis, detta anche palma nana o palma di San Pietro. Tipico elemento della macchia mediterranea, è coltivata lungo il Sentiero di Gandria.

Incantevole micro fiore

Umile messaggero di primavera, la potentilla a fiori piccoli (Potentilla micrantha DC) incanta i muri e i cespuglieti con i suoi fiorellini geometrici e discolori, rapendo lo sguardo all’osservatore attento.