Nella cucina orientale è una pregiata spezia dall’aroma delicato, in frutticultura è usato come portainnesto per conferire resistenza e vigore al ciliegio, nel bosco attorno al Sentiero di Gandria testimonia, ancora un volta, la straordinaria ricchezza della flora legnosa del sito naturalistico.
Umile messaggero di primavera, la potentilla a fiori piccoli (Potentilla micrantha DC) incanta i muri e i cespuglieti con i suoi fiorellini geometrici e discolori, rapendo lo sguardo all’osservatore attento.
Breve ritratto della cedracca comune, una tra le più graziose felci dei muri, che ha una facoltà a dir poco sorprendente.
Carico di significati simbolici, pieno di virtù medicinali, versatile negli usi e molto longevo, al melograno non manca nulla per essere una pianta fra le più celebri al mondo. Fiorisce e fruttifica anche da noi, per esempio al Sentiero di Gandria, dove è coltivato per scopi ornamentali.
Durante la passeggiata che porta a Gandria, salta all’occhio il colore blu ciano di un fiordaliso poco frequente in Svizzera ma disseminato lungo tutto il sentiero. È il fiordaliso di Trionfetti (Centaurea triumfettii All.)
È un’erbaccia modesta, dei ruderi e dei terreni argillosi, eppure le sono attribuite virtù mirabolanti, come la cura della “melanconia dell’ipocondriaco” e addirittura la longevità.
Negli ambienti cespugliati e nei boschi del Sentiero di Gandria, i ciuffi solitari dell’erba limona comune si notano da lontano.
Pianta di origine mediterranea, il Muscari comosum fiorisce tra aprile e maggio lungo il Sentiero di Gandria. Ha un’infiorescenza simpatica dalle forme stravaganti e un bulbo che, nella cucina dell’Italia meridionale, è ritenuto una vera prelibatezza.
Appartiene all’illustre famiglia delle Cyperaceae, di cui fa parte anche il papiro. La si trova, numerosa, lungo il Sentiero di Gandria.
È uno dei primi fiori della primavera, sembra un’erbaccia piuttosto comune, ma il suo nome ricorda i lontani deserti dell’Arabia.