Sul monte delle ciliege

Dopo la grande emozione che ci ha regalato la scoperta della pòm rose, Brè ci mostra un altro tesoro gelosamente conservato. Come sempre il tesoro non arriva da solo, ma accompagnato da storie di donne, uomini e di terra.

Erysimum rhaeticum

“La solita brassicacea gialla come ce n’è un’infinità”, si potrebbe giudicare con un po’ di sufficienza. Ma si peccherebbe di superficialità, poiché la violaciocca svizzera (Erysimum rhaeticum (Hornem.) DC.) ha carisma da vendere. Non solo è una specie endemica delle Alpi, presente solo in Francia, Svizzera, Italia e Austria, ma fa anche parte di uno fra i più attraenti generi della famiglia delle Brassicaceae.

Centranthus ruber

È impossibile ignorare la valeriana rossa (Centranthus ruber (L.) DC) al Sentiero di Gandria. In primavera e d’estate le sue infiorescenze dense di fiorellini rosa scuro accompagnano il viandante lungo tutto il percorso, perché cresce ovunque nelle fessure dei muri e delle rocce.

La roverella

Per molte culture europee la quercia era l’albero più sacro. I greci lo associavano a Zeus, i celti lo accomunavano alla verità e alla saggezza, i romani alla virtù e al coraggio. Per i germani era simbolo di pace, giustizia e resistenza e per gli slavi era l’albero di Perun, principale divinità del pantheon, e tutto quello che accadeva sotto la sua ombra accadeva sotto il dominio degli dei. Per tutte le culture, infine, la quercia simboleggia forza e eternità, l’anniversario di 80 anni di matrimonio, infatti, è chiamato “nozze di quercia”. Al Sentiero di Gandria abbonda la quercia pubescente, comunemente chiamata anche roverella (Quercus pubescens Willd.).

L’albero della nebbia

I popolamenti svizzeri di Cotinus coggygria Scop. si situano al limite nord occidentale dell’areale di distribuzione spontanea della specie. Da qui si estende, lungo i pendii rocciosi soleggiati e asciutti, fino in Cina. Arbusto avvincente e misterioso, pianta medicinale e ornamentale, possiede nomi volgari che rispecchiano a giusta ragione il suo fascino: albero della nebbia, albero della parrucca, sommacco selvatico, fistello, scotano o cotino.

Bella di bosco

Malus domestica Borkh. (Rosaceae), Belle de Boskoop, Boskoop, Goudrenet, Graue Winterrenette, Gulden Renette, Schöner von Boskoop

Helianthemum nummularium

Dalla primavera fino in autunno inoltrato, il Sentiero di Gandria è costellato da numerosi fiorellini giallo oro dai petali stranamente stropicciati. È l’eliantemo maggiore (Helianthemum nummularium (L.) Miller), un cespuglio nano della famiglia del cisto, le Cistaceae. Se per i botanici sistematici è un grattacapo a causa delle numerose sottospecie descritte, per gli ungulati è una panacea: ne brucano in gran quantità per liberarsi dai parassiti.

Prunus mahaleb

Nella cucina orientale è una pregiata spezia dall’aroma delicato, in frutticultura è usato come portainnesto per conferire resistenza e vigore al ciliegio, nel bosco attorno al Sentiero di Gandria testimonia, ancora un volta, la straordinaria ricchezza della flora legnosa del sito naturalistico.