È una delle specie dai fiori più grandi e vistosi della flora svizzera. Di solito cresce in pieno inverno, negli ultimi anni, a causa del cambiamento climatico, la si può incontrare fiorita già a fine ottobre.
Carico di significati simbolici, pieno di virtù medicinali, versatile negli usi e molto longevo, al melograno non manca nulla per essere una pianta fra le più celebri al mondo. Fiorisce e fruttifica anche da noi, per esempio al Sentiero di Gandria, dove è coltivato per scopi ornamentali.
Durante la passeggiata che porta a Gandria, salta all’occhio il colore blu ciano di un fiordaliso poco frequente in Svizzera ma disseminato lungo tutto il sentiero. È il fiordaliso di Trionfetti (Centaurea triumfettii All.)
È un’erbaccia modesta, dei ruderi e dei terreni argillosi, eppure le sono attribuite virtù mirabolanti, come la cura della “melanconia dell’ipocondriaco” e addirittura la longevità.
Negli ambienti cespugliati e nei boschi del Sentiero di Gandria, i ciuffi solitari dell’erba limona comune si notano da lontano.
La Pteris vittata è una pianta con una capacità fuori dal comune, quella di disintossicare il terreno. In Svizzera la si trova solo al Giardino Belvedere.
Pianta di origine mediterranea, il Muscari comosum fiorisce tra aprile e maggio lungo il Sentiero di Gandria. Ha un’infiorescenza simpatica dalle forme stravaganti e un bulbo che, nella cucina dell’Italia meridionale, è ritenuto una vera prelibatezza.
Dall’orto alla falesia calcarea del Sentiero di Gandria, l’avventurosa storia del ritorno alle origini dei nostri cavoli.
Appartiene all’illustre famiglia delle Cyperaceae, di cui fa parte anche il papiro. La si trova, numerosa, lungo il Sentiero di Gandria.
È una pianta comune con un fiore molto grazioso, ma i suoi semi, se ingeriti in quantità, possono provocare una grave malattia: il latirismo, causa di morte del famoso avventuriero Christopher McCandless, la cui storia è narrata dal film Into the Wild.