Ritrarre le piante in modo interessante per chiunque, sia per gli esperti sia per chi di botanica ne sa poco, non è un dono di tutti. Nicola Schoenenberger questo dono ce l’ha e l’ha messo a nostra disposizione. Per molti anni, su questo sito, ha raccontato le piante che crescono lungo il Sentiero di Gandria come se fossero buone amiche. Quelle storie botaniche sono diventate la Piccola flora del Sentiero di Gandria, ora in libreria.
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La Piccola flora del Sentiero di Gandria è in libreria
Finalmente ci siamo: la prima guida botanica interamente dedicata al Sentiero di Gandria, a cura di Nicola Schoenenberger, è ora nelle librerie. 100 schede botaniche, 256 pagine accompagnate da fotografie a colori scattate sul posto dall’autore, un’introduzione che offre una visione inedita della straordinarietà del luogo. Il tutto in un libro tascabile e al contempo prezioso.
Chrysopogon gryllus
Come i grilli da cui prende il nome, la trebbia maggiore ama i prati secchi. È infatti originaria dalle steppe della fascia arida della Siberia meridionale, e dalle nostre parti è specie caratteristica dei prati secchi insubrici.
L’albero della nebbia
I popolamenti svizzeri di Cotinus coggygria Scop. si situano al limite nord occidentale dell’areale di distribuzione spontanea della specie. Da qui si estende, lungo i pendii rocciosi soleggiati e asciutti, fino in Cina. Arbusto avvincente e misterioso, pianta medicinale e ornamentale, possiede nomi volgari che rispecchiano a giusta ragione il suo fascino: albero della nebbia, albero della parrucca, sommacco selvatico, fistello, scotano o cotino.