Ruscus aculeatus

Pungitopo o agrifoglio? Nel linguaggio corrente è una confusione frequente, un po’ come prender l’abete per pino. A dire il vero la risposta è facile: pungitopo. Lo si infilava in buchi e fessure di dispense e cantine poiché i suoi rami allargati, coriacei e spinosi impedivano ai topi di penetrarvi.

Trachycarpus fortunei

Nell’immaginario svizzero il Ticino è terra di sole e di vacanze, l’inizio del meridione per chiunque provenga da oltralpe, in fuga dal freddo e dalla pioggia. La palma di Fortune è l’assoluto simbolo di questa rappresentazione, è talmente iconica che a nord la chiamano palma ticinese, quando in verità è cinese.

Colutea arborescens

I legumi rigonfi simili a vesciche di pergamena danno alla colutea o vescicaria un aspetto straordinario. Si direbbe che sia una specie ornamentale esotica, ma invece è un arbusto autoctono che cresce spontaneo sui pendii aridi attorno a Gandria.

Rhamnus saxatilis

Arbusto spinoso di piccole dimensioni, il ranno spinello (Rhamnus saxatilis Jacq.) è assai raro dalle nostre parti. Siccome ama vivere fra le rocce calcaree dell’area mediterranea – il suo nome lo dimostra – trova, nelle rupi del Sentiero di Gandria, un habitat perfetto.

Morus alba

Chi non conosce il gelso, l’albero della seta, la cui sagoma capitozzata e i rami a ventaglio contraddistinguevano le campagne ticinesi. Nell’ottocento i contadini non potevano farne a meno, era più importante del melo e del noce, superato per rilevanza soltanto dal castagno. Oggi i gelsi sono spariti dai poderi di una volta, ma dopo oltre un secolo di coltivazione intensa sopravvive inselvatichito qua e là. Libero dalla potatura a capitozzo e quasi irriconoscibile, cresce lungo Sentiero di Gandria.

Ligustrum vulgare

Già il suo nome, vulgare, lo precisa: dove cresce, il ligustro è uno degli arbusti più comuni. Eppure, malgrado questo appellativo che significa frequente o ordinario, è una pianta dalle peculiarità insolite.

Peucedanum venetum

L’imperatoria veneta (Peucedanum venetum (Spreng.) W. D. J. Koch) appartiene a un illustre genere di piante medicinali, usate sin dall’antichità per trattare una grande varietà di affezioni. Di lei tuttavia si sa molto poco. Da qualche anno cresce abbondante al Sentiero di Gandria, ma in Svizzera è una pianta rara. È diffusa dai Pirenei all’Istria, lungo il bordo meridionale delle Alpi.

Dianthus seguieri

Dedicato a un eclettico personaggio settecentesco, il garofano di Séguier (Dianthus seguieri Vill.) abbonda lungo il Sentiero di Gandria pur essendo una specie rara in tutto il suo areale di distribuzione centro europeo. Fiorisce generosamente durante l’intera estate ed è facile da riconoscere grazie ai suoi fiori color rosa intenso.

Trifolium rubens

Con le sue eleganti foglioline allungate e le generose infiorescenze rosso porpora, il trifoglio rosseggiante (Trifolium rubens L.)  è senza dubbio uno dei trifogli più belli della nostra flora. Come numerosi altri trifogli, è un’ottima pianta mellifera e foraggera e, a causa del contenuto in isoflavoni, anche un’interessante pianta medicinale.

Erysimum rhaeticum

“La solita brassicacea gialla come ce n’è un’infinità”, si potrebbe giudicare con un po’ di sufficienza. Ma si peccherebbe di superficialità, poiché la violaciocca svizzera (Erysimum rhaeticum (Hornem.) DC.) ha carisma da vendere. Non solo è una specie endemica delle Alpi, presente solo in Francia, Svizzera, Italia e Austria, ma fa anche parte di uno fra i più attraenti generi della famiglia delle Brassicaceae.